Si chiamava Moammed Sceab Discendente di emiri di nomadi suicida perché non aveva più Patria Amò la Francia e mutò nome Fu Marcel ma non era Francese e non sapeva più vivere nella tenda dei suoi dove si ascolta la cantilena del Corano gustando un caffè E non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono…
GIROVAGO di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
In nessuna parte di terra mi posso accasare A ogni nuovo clima che incontro mi trovo languente che una volta già gli ero stato assuefatto E me ne stacco sempre straniero Nascendo tornato da epoche troppo vissute Godere un solo minuto di vita iniziale Cerco un paese innocente Parafrasi: In nessun luogo della terra posso…
IL CAPPELLO DEL MARESCIALLO di Marco Ghizzoni

Il becchino comunale Luigi « Bigio » Bertoletti non poteva credere ai suoi occhi: dopo aver messo sotto terra metà dei suoi amici di infanzia – e sì che aveva passato di poco le sessanta primavere – quella mattina di un lunedì di autunno incipiente si trovò davanti il cadavere del liutaio Antonio Arcari, sdraiato sul tavolo dell’agenzia di pompe funebri di suo cognato.
Avrebbe voluto esultare, ma si contenne e si fece un caffè.
Era lì per ricevere alcune indicazioni in merito alla sepoltura e per dare una mano all’anaffettivo parente che sarebbe potuto arrivare da un momento all’altro. Meglio darsi un contegno, poi, una volta solo, avrebbe potuto urlare a perdifiato.
CIAULA SCOPRE LA LUNA di Luigi Pirandello | Testo e riassunto
I picconieri, quella sera, volevano smettere di lavorare senz’aver finito d’estrarre le tante casse di zolfo che bisognavano il giorno appresso a caricar la calcara. Cacciagallina, il soprastante, s’affierò contr’essi, con la rivoltella in pugno, davanti la buca della Cace, per impedire che ne uscissero. – Corpo di… sangue di… indietro tutti, giù tutti di…
LA FABBRICA DEL PANICO di Stefano Valenti

La quinta elementare non è uno strumento adeguato per comprendere il mondo, soprattutto a diciannove anni, quando il mondo si presenta in forma di fabbrica.
L’angoscia che ha contraddistinto la vita di mio padre e l’ha condizionata, senza incontrare ostacoli sulla sua vita, né parole, né occasioni per essere contenuta, è traboccata, ha allagato la sua anima, si è radicata nella sua mente, ha distrutto il suo corpo. Era n’angoscia incontenibile, che gonfiava il petto, avanzando spavalda a gambe divaricate.
La fabbrica è una condanna senza reato. Esiste un prima e un poi per chi è condannato alla fabbrica, un prima della fabbrica e un poi nella fabbrica. E da quel poi, una vita normale diventa una vita invivibile.
SAN MARTINO DEL CARSO di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca E’ il mio cuore il paese più straziato Parafrasi: Di queste case è rimasto solo qualche maceria Di tanti compagni d’armi che condividevano la mia stessa sventura di…
SOLDATI di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Parafrasi: La condizione al fronte è come quella delle foglie sugli alberi d’autunno: [pronte a staccarsi] Analisi: La forma e lo stile. Soldati è la lirica conclusiva della sezione Girovago nell’Allegria ed è tra le più illustri poesie ungarettiane, grazie alla singolare costruzione sintattica e all’estrema brevità…
I FIUMI di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
Mi tengo a quest’albero mutilato Abbandonato in questa dolina Che ha il languore Di un circo Prima o dopo lo spettacolo E guardo Il passaggio quieto Delle nuvole sulla luna Stamani mi sono disteso In un’urna d’acqua E come una reliquia Ho riposato L’Isonzo scorrendo Mi levigava Come un suo sasso Ho tirato su Le…
IL PORTO SEPOLTO di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde Di questa poesia mi resta quel nulla d’inesauribile segreto Parafrasi: Il poeta vi discende (nel porto sepolto) e poi riemerge con le sue poesie e le diffonde Di questa poesia mi rimane un mistero insondabile e indicibile Analisi: La…
VEGLIA di Giuseppe Ungaretti | Testo, parafrasi e commento
Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita Parafrasi: [Ho trascorso] Un’intera notte buttato [a terra] vicino a un compagno [d’armi] massacrato con la…