Testo del canto 33 (XXXIII) del Purgatorio di Dante

Beatrice predice a Dante la fine della corruzione della Chiesa ed il ritorno dell’Imperatore. Il sommo poeta dopo aver bevuto l’acqua del fiume Lete, che toglie il ricordo dei peccati, beve insieme a Stazio anche quella del fiume Eunoè, che ridona la memoria del bene compiuto. Dante è pronto per salire in Paradiso.

Testo del canto 32 (XXXII) del Purgatorio di Dante

La processione si ferma davanti ad un albero spoglio. Il grifone ci lega il carro e subito la pianta rinasce, coprendosi di fiori e foglie. Dante si addormenta e non appena si risveglia dal sonno assiste a degli avvenimenti straordinari che hanno come risultato finale la scomparsa del carro e la distruzione dell’albero.

Testo del canto 31 (XXXI) del Purgatorio di Dante

Beatrice accusa direttamente Dante delle sue colpe. Il poeta, dopo un pianto liberatorio, ammette il proprio peccato e sviene. Quando rinviene viene purificato nel fiume Lete ed infine condotto al cospetto di Beatrice, che mostra a lui il suo volto.

Testo del canto 30 (XXX) del Purgatorio di Dante

Dante incontra finalmente Beatrice, è sconvolto da una profonda commozione e cerca quindi il sostegno di Virgilio. L’antico poeta lo ha però abbandonato per fare ritorno nel Limbo. Il sommo poeta scoppia in lacrime e si pente per aver abbandonato la via dell’unico bene (essersi perso nella selva oscura).

Testo del canto 27 (XXVII) del Purgatorio di Dante

Dopo che l’angelo della castità ha cancellato l’ultima P dalla fronte di Dante, il poeta attraversa il muro di fuoco della settima cornice e raggiunge la scala che lo porta al giardino dell’Eden. Virgilio lo dichiara libero dalla sua guida e padrone delle proprie azioni.

Testo del canto 25 (XXV) del Purgatorio di Dante

Mentre salgono verso la settima cornice Stazio spiega a Dante perché le anime dei golosi, sebbene non abbiano bisogno di cibo, appaiano tanto magre per la sua mancanza. I tre poeti raggiungono infine la cornice dei lussuriosi.