Elena Marnati mette tutta la sue esperienza da psicoterapeuta cognitivo-comportamentale al servizio del lettore in un romanzo davvero piacevole da leggere, capace di trasmettere un messaggio semplice ma assolutamente non banale: il benessere non è solo lo stare bene, ma soprattutto l’essere disposti a concederselo.
Un romanzo intelligente che non mancherà di far riflettere il lettore grazie sull’onda delle pause introspettive analitiche della protagonista.
Autore: OrlandoFurioso
Salamanca, pupi siciliani d’autore
Definirlo un complemento d’arrendo è sicuramente troppo riduttivo. Un Pupo Siciliano originale, creazione artigianale del Maestro Puparo costruttore di scuola catanese FRANCESCO SALAMANCA, è molto di più: è un’opera d’arte. Un pupo è capace di comunicare, uscendo dai canoni del semplice “oggetto”. Non a caso l’Opera dei Pupi è riconosciuta dall’UNESCO un “Capolavoro del patrimonio…
I personaggi dell’Orlando Furioso | Livio Baggio
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l’ire e i giovenil furori
d’Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano…
IL GIARDINO DEI FIORI SEGRETI di Cristina Caboni
COSTRETTA AL SILENZIO di Linda Castillo
SCHERZETTO di Domenico Starnone
Una sera Betta mi telefonò più nervosa del solito per capire se me la sentivo di badare al figlio mentre lei e suo marito partecipavano a un convegno di matematici a Cagliari.
Vivevo a Milano da un paio di decenni e spostarmi a Napoli, nella vecchia casa che avevo ereditato dai miei genitori e nella quale mia figlia abitava da prima di sposarsi, non mi entusiasmava. Avevo più di settant’anni e una lunga vedovanza mi aveva disabituato alla convivenza, ero a mio agio solo nel mio letto e nel mio bagno.
…alla richiesta di Betta mi venne spontaneo rispondere:
“Ci tieni proprio molto a questo convegno?”
CANDORE di Mario Desiati
Le amavo tutte. Cominciai guardando le eroine della Golden Age, che non prendevano neanche un caffe senza tenere addosso pizzi, veli e corpetti. Mi crogiolavo nei dettagli, gli anelli alle mani, la tensione di una caviglia sui tacchi alti, la grana del nylon in una calza scesa. Di un film porno amavo la contrattazione che precedeva l’incontro («Te la senti, ragazza? Ma sai quanti sono?»), l’improbabile seduzione a cui sarebbe seguito il sesso. Al momento della penetrazione ero già andato via.
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
«Sto bene, quante volte vuole chiedermelo?»
Lo psichiatra si sporse verso di lui. «Allora mi spieghi una cosa: Se lei è incolume, a chi appartiene il sangue che c’è sui suoi vestiti?»
Vogel improvvisamente non seppe cosa dire. La rabbia evaporò e i suoi occhi si posarono sullo specchio che Flores gli aveva messo davanti.
Solo così le vide…
LO STRANO CASO DELL’ORSO UCCISO NEL BOSCO di Franco Matteucci
Dall’alto identificò molti sentieri che aveva spesso percorso a piedi e notò qualcosa di anomalo vicino al fiume Marti. Era difficile stabilirne con certezza i connotati, anche perché il soggetto appariva e scompariva tra le cime degli abeti, ma sembrava una sagoma piuttosto imponente, appoggiata a un albero, immobile. Forse un corpo senza vita, con indosso una tuta mimetica marrone? O un cacciatore di frodo che si aggirava per quell’area protetta?