IN FONDO AL TUO CUORE – INFERNO PER IL COMMISSARIO RICCIARDI di Maurizio de Giovanni

Cade, il professore. E intanto i suoi pensieri si frantumano in mille piccoli pezzi, lampi di coscienza che non costruiranno mai più una di quelle frasi armoniose per le quali è giustamente famoso nelle aule universitarie. Ormai sono come frammenti di uno specchio rotto che riflettono nella caduta quello che possono catturare, rimpiangendo quando insieme componevano una sola, bella immagine.

Uno dei frammenti cattura l’amore.

LE IMMAGINI RUBATE di Manuela Costantini

Il corpo di una donna è poggiato in un angolo. La morta ha gli occhi spalancati, un’espressione di terrore sul viso. Il cappotto è aperto, il vestito dalla fantasia floreale è un quadro astratto dipinto di un rosso scuro e s’intravede il cranio che spica rispetto al resto, in mezzo a tutto quel rosso.

Ciccone spera che l’abbiano ridotta così solo dopo averla uccisa.

Impiega un po’ di tempo prima di decidersi ad entrare. La Scientifica è sul posto; la Procura, con ogni probabilità, è stata già avvisata. Lui non vuole mettersi fretta. Anche perché continua a ricacciare in gola la saliva, ha mangiato poco e gli viene da rimettere.

Nessuna rapina, la borsa della donna è vicino al corpo, ogni cosa sembra essere al suo posto. Nessun abuso, la donna è completamente vestita e non ci sono segni riconducibili a una violenza sessuale.

LE OSSA DELLA PRINCIPESSA di Alessia Gazzola

Ambra Negri Della Valle è sparita.
No, non è un sogno. È successo veramente e sono in preda ai rimorsi, perché ho desiderato una quantità infinita di volte che accadesse – come in quel film degli anni Ottanta con David Bowie, in cui una ragazzina sognava che gli gnomi portassero via il fratellino piagnone di cui era gelosa e poi il principe degli gnomi lo rapiva davvero. Ambra è la collega carogna per antonomasia, quella che per mettersi in mostra venderebbe sua madre, quella che fa dei meriti altrui uno specchio dei propri. È quella cui le cose vanno sempre dritte, la prima della classe, il capo delle cheerleader.
Non è una che sparisce, semmai è una che fa sparire gli altri.

CONDOMINIO R39 di Fabio Deotto

C’è qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un’aria viziata che toglie il respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini possiedono le chiavi. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato, dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un’ex attrice di grandi speranze la cui mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall’affetto morboso della madre. Sono gli inquilini di una palazzina di Milano dove si consuma un atto violento e all’apparenza inspiegabile.

JACK LO SQUARTATORTE – LA VERA STORIA di Paul Pastrello

La marmellata, ancora calda, era ovunque nel raggio di due metri. La torta era stata completamente privata del bordo e delle classiche striature tipiche della crostata che s’incrociano sopra la confettura. Ognuna di queste parti poi, tagliata e rimodellata con abilità, componeva un messaggio. No, un nome. Jack! Non era un incidente, non poteva essere nemmeno un suicidio. Si trattava della prima vittima di Jack lo squartatorte!

Peter Gustavo, ispettore capo del ventitreesimo distretto di Crema, aspettava un caso di questa portata da tutta una vita. Più precisamente da quanto si trovò arruolato alla polizia di stato con il grado d’investigatorte, a causa di un errore di trascrizione.