Il nucleo dell’opera: Il porto sepolto. Per comprendere la genesi e l’evoluzione dell’Allegria, il libro forse più noto di Ungaretti, è inevitabile partire dal suo nucleo originario, Il porto sepolto, che nel 1916 fu pubblicato come opera autonoma. Il porto sepolto, che raccoglie 32 liriche, nasce dall’esperienza di guerra, infatti Ungaretti lo compone in trincea…
Giuseppe Ungaretti

Poesie da Allegria: Poesie da Il porto sepolto: – MATTINA – NATALE – GIROVAGO – SOLDATI – I FIUMI – IL PORTO SEPOLTO – IN MEMORIA – SAN MARTINO DEL CARSO – SONO UNA CREATURA – VEGLIA Una figura emblematica della nuova poesia del Novecento. Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto 1888 – Milano 1970) ha incarnato a lungo nell’immaginario degli italiani del secondo dopoguerra la figura…
TU RIDI di Luigi Pirandello | Testo, riassunto e analisi
Scosso dalla moglie, con una strappata rabbiosa al braccio, springò dal sonno anche quella notte, il povero signor Anselmo.
– Tu ridi!
Stordito, e col naso ancora ingombro di sonno, e un po’ fischiante per l’ansito del soprassalto, inghiottì; si grattò il petto irsuto; poi disse aggrondato:
– Anche… perdio… anche questa notte?
– Ogni notte! ogni notte! – muggì la moglie, livida di dispetto.
IL FIUME DELL’OPPIO di Ghosh Amitav

Il sacrario di Deeti era nascosto in una roccia, nel punto in cui la costa occidentale e quella meridionale dell’isola collidevano formando la cupola battuta dal vento del Morne Brabant. Era un’anomali geologica – una grotta che il vento e l’acqua avevano scavato all’interno di uno sperone roccioso – e non ce n’era un’altra uguale nel monte. Più tardi Deeti avrebbe ribadito che non era stato il caso bensì il destino a condurla lì, perché l’esistenza di una simile cavità era inimmaginabile finché non ci si entrava.
CUORE PRIMITIVO di Andrea De Carlo

Adesso che Craig Nolan ci ripensa nel gennaio del 2015, seduto alla scrivania nel suo studio in Little St Mary’s Lane a Cambridge, con Jumping at Shadows di Peter Green a basso volume sullo stereo e la pioggia che cade fuori dalle finestre nel pomeriggio già quasi buio, il ricordo del suo primo arrivo a Canciale insieme a Mara è bagnato in una luce retrospettiva che lo fa oscillare continuamente tra nostalgia, perplessità e irritazione. C’è sempre la stessa domanda in attesa di risposta: quanto era inevitabile quello che è successo?
CON LA LUCE DEL SOLE NEGLI OCCHI di Giovanni Giacometti Ceroni

“Dai fisicità alle emozioni, in modo da poterle manipolare. Gli esseri umani, soprattutto maschi, sono più a loro agio con ciò che possono manipolare. Associa le emozioni ad oggetti comuni. Agire sull’oggetto equivale ad agire sulle emozioni.”
E’ un concetto che Hal trova interessante, anche se non ricorda precisamente dove lo ha letto o da chi lo ha sentito. Forse in un trattato di psicologia. O è stato il suo istruttore di yoga di qualche anno prima a dirlo? Oppure, più semplicemente, era la frase del giorno scritta sul retro della scatola dei cereali.
Non importa. Ciò che importa è che Hal lo ha trovato l’oggetto con cui dare fisicità alle sue emozioni: il cubo di Rubik.
LA VERITA’ di Luigi Pirandello | Testo e riassunto
Saru Argentu, inteso Tararà, appena introdotto nella gabbia della squallida Corte d’Assise, per prima cosa cavò di tasca un ampio fazzoletto rosso di cotone a fiorami gialli, e lo stese accuratamente su uno dei gradini della panca, per non sporcarsi, sedendo, l’abito delle feste, di greve panno turchino. Nuovo l’abito, e nuovo il fazzoletto.
Seduto, volse la faccia e sorrise a tutti i contadini che gremivano, dalla ringhiera in giù, la parte dell’aula riservata al pubblico. L’irto grugno raschioso, raso di fresco, gli dava l’aspetto d’uno scimmione. Gli pendevano dagli orecchi due catenaccetti d’oro.
LE VITE DI MONSU’ DESIDERIO di Fausta Garavini

François de Nomé, a lungo confuso con Didier Barra sotto il nome di Monsù Desiderio, è un pittore di catastrofi, di architetture fantastiche squassate da silenziosi cataclismi: cupole sventrate, tronchi di colonne infrante, pinnacoli pericolanti, frontoni e fregi spezzati. Sui basamenti, sulle cuspidi, sulle architravi, nei vani fra le colonne superstiti, delle statue fluorescenti,atteggiate in varie posture, sembra che guardino e si muovano, come le figure viventi scolpite da Dedalo o forgiate da Vulcano. Non sono le vedute di rovine fatiscenti e vellutate dei fiamminghi che lavoravano a Roma nel Seicento, né i più tardi ruderi romantici guarniti di capelvenere sotto cieli crepuscolari,ma visioni di crolli, allucinazioni apocalittiche. Scenari da incubo, sogni pietrificati, il gran teatro della morte e della notte. Quale maledizione spreme quel pennello?
BOOKCITY MILANO dal 13 al 16 novembre 2014

Dopo lo straordinario successo di pubblico della passata edizione, torna dal 13 al 16 novembre 2014 il festival BOOKCITY MILANO. BOOKCITY MILANO è un progetto dedicato al libro e alla lettura, che prevede tre giorni (più un quarto riservato alle scuole, il 13 novembre, con oltre 100 eventi per studenti di scuole e università) durante…
MORTE DI UN UOMO FELICE di Giorgio Fontana

Dunque volevano vendetta. Colnaghi annuì un paio di volte fra sé, come a raccogliere idee che non aveva o che ancora erano troppo confuse: poi appoggi le mani sul tavolo e guard di nuovo il ragazzino che aveva parlato.
Nell’aula messa a disposizione dalla scuola materna del quartiere c’era silenzio: macchie di sudore sotto le ascelle, le pale del ventilatore che giravano piano. Tutti aspettavano una sua risposta, l’ennesima parola buona.
I parenti e gli amici della vittima erano una trentina. Vissani era stato un chirurgo, esponente in vista dell’ala più a destra della Democrazia cristiana milanese: cin- quantadue anni, biondo cenere, grassoccio. La fotografia deposta sotto la cattedra era circondata da mazzi di fiori.