PENSACI GIACOMINO di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

Da tre giorni il professore Agostino Toti non ha in casa quella pace, quel riso, a cui crede ormai di aver diritto.
Ha circa settant’anni, e dir che sia un bel vecchio, non si potrebbe neanche dire: piccoletto, con la testa grossa, calva, senza collo, il torso sproporzionato su due gambettine da uccello… Sì, sì: il professor Toti lo sa bene, e non si fa la minima illusione, perciò, che Maddalena, la bella mogliettina, che non ha ancora ventisei anni, lo possa amare per se stesso.

IL BACIO DEL PANE di Carmine Abate

Il mare che si allontana, scintillante nella calura. La fiumara da risalire, gonfia di pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle ginestre e infine lo scroscio sempre più intenso: è così che Francesco e i suoi amici scoprono un’oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il paese di Spillace, in Calabria. Il luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni…

LUMIE DI SICILIA di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

— Teresina sta qui? Il cameriere, ancora in maniche di camicia, ma già impiccato in un altissimo solino, squadrò da capo a piedi il giovanotto che gli stava davanti sul pianerottolo della scala: campagnolo all’aspetto, col bavero del pastrano ruvido rialzato fin su gli orecchi e le mani paonazze, gronchie dal freddo, che reggevano un…

L’ORDINE DEL CARDINALE di Gianni Baleani

È un giorno che disperavo di vedere. Il mio lavoro è finito è potrò gettare alle ortiche le fictioni di una vita a ogni apparenza honesta e finalmente dichiarare omne veritate: potrò trascurare la documentazione accumulata in tanti anni: le lettere, i preziosi manoscritti che ho rilegato per meglio serbarli, così pure i miei appunti stesi su fogli malandati. Li sigillerò in una cassa di rovere perché nulla sia negato a chi troverà le carte che dimostreranno veritiera ogni mia historia.
Presto qualcuno verrà. La voce della Vallicella non mente, e sono lieto d’aver posto termine al mio compito, assunto più di vent’anni fa, e tuttavia provo vergogna immensa per la gratitudine che dovrei a chi me lo comandò; troppo mi pesa averlo trascurato fino a oggi e non avergli dato compimento che dopo sì lungo tempo…

TUTT’E TRE di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

Ballarò venne su strabalzoni dal giardino agitando in aria, invece delle mani, le maniche; perduto come era in un abito smesso del padrone. – Maria Santissima! Maria Santissima! La gente si fermava per via. – Ballarò, che è stato? Non si voltava nemmeno; scansava quanti tentavano pararglisi di fronte, e via di corsa verso il…

DOPO IL NERO DELLA NOTTE di Cristina Rava

Ardelia Spinola è il medico legale di un paesino ligure, Albenga, appassionata di gatti, con un innato senso investigativo e una forte diffidenza acquisita negli anni verso l’amore.

Quando Ludovico Dovretti, direttore di un importante biblioteca, viene trovato senza vita ucciso da un colpo di pistola, la protagonista, seguendo il proprio istinto, non si limiterà a fare l’autopsia. Come previsto dai suoi colleghi, l’indipendente e curiosa Ardelia seguirà infatti una propria pista ufficiosa e l’incontro accidentale, è proprio il caso di dire, con un uomo affascinante e bello che conosceva molto bene la vittima e ne condivideva le passioni, le permetterà di seguire quell’intuizione che infine svelerà un retroscena molto più buio e raccapricciante di quanto ci si potesse aspettare.
Ma Ardelia si può veramente fidare di quell’uomo intrigante entrato così all’improvviso nella sua vita? Tutto sembra troppo perfetto per essere vero…

LE PIU’ PICCOLE DEL ’68 di Elena Costa

Si era fatta notte in un lampo.
Le voci scomposte d’ansia e paura si erano affievolite. Rimanevano solo i sussurri.
Vinte dalla stanchezza, le ragazze più piccole dormivano.
Dormivano sedute ai tavoli con il capo appoggiato alle braccia incrociate, accanto alle macchine spente che emettevano ancora calore. Dormivano sdraiate per terra sulle lise coperte militari sottratte da casa. Dormivano appoggiate al muro senza intonaco, per trovare una minima frescura.
Le più grandi – se grandi potevano essere chiamate ragazze di sedici, diciotto, al massimo vent’anni – non riuscivano a smettere di parlare, resistendo al sonno.
Erano le operaie anziane, che in fabbrica, anzi in qel garage trasformato in fabbrica, ci venivano fin dal primo giorno, dall’apertura del 1963, quando il signor Pagano aveva deciso di portare il progresso in paese.
Erano state da poco bambine e ora dividevano la responsabilità di una azione grande e spaventosa.

L’UOMO SOLO di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

Si riunivano all’aperto, ora che la stagione lo permetteva, attorno a un tavolinetto del caffè sotto gli alberi di via Veneto.
Venivano prima i Groa, padre e figlio. E tanta era la loro solitudine che, pur così vicini, parevano l’uno dall’altro lontanissimi. Appena seduti, sprofondavano in un silenzio smemorato, che li allontanava anche da tutto, così che se qualche cosa cadeva loro per caso sotto gli occhi, dovevano strizzare un po’ le palpebre per guardarla. Venivano alla fine insieme gli altri due: Filippo Romelli e Carlo Spina. Il Romelli era vedovo da cinque mesi; lo Spina, scapolo. Mariano Groa era diviso dalla moglie da circa un anno e s’era tenuto con sé l’unico figliuolo, Torellino, già studente di liceo, smilzo, tutto naso, dai lividi occhietti infossati e un po’ loschi.

ACQUA IN BOCCA di Camilleri Andrea e Lucarelli Carlo

Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano né il dirigente del mio ufficio né il questore, che, ti dico subito, non approverebbero, avendo un’ipotesi investigativa del tutto diversa sul caso in oggetto. Anzi, devo farti presente che le indagini che sto conducendo non solo non sono autorizzate, ma mi sono state espressamente vietate dai miei superiori. Quindi, se vorrai rispondermi negativamente, capirò e non ti disturberò oltre. Ti chiedo solo di tenere questa cosa per te e non farne parola con nessuno.
Se invece vorrai darmi una mano te ne sarò grata. Allego quindi la relazione di servizio della volante giunta sul posto e i primi accertamenti compiuti, più copia dei reperti in nostro possesso (qualcosa, sono sicura, ce l’hanno i cugini, visto che sul luogo sono arrivati anche i carabinieri).
Ti saluto e ti ringrazio, Grazia Negro
P.S. Però, se un pò ti conosco e se la tua fama corrisponde a verità, sono sicura che mi aiuterai…

UNA SFIDA di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

Forse Jacob Shwarb non pensava nulla di male. Solo, forse, di far saltare tutto il mondo con la dinamite. Ma sarebbe stato male, certo, far saltare uno solo. Tutto il mondo, con la dinamite, non voleva dire proprio nulla. A ogni buon fine, credeva gli convenisse tener la fronte nascosta sotto un gran ciuffo arruffato di capelli rossastri.
Gran ciuffo. Mani affondate nelle tasche dei calzoni. Operajo disoccupato.
Si ribellò quando, ammesso all’Israel Zion Hospital di Brooklyn per una grave malattia di fegato, fu tosato. Senza più i capelli, ebbe la sensazione che gli fosse quasi svanita la testa. Se la cercò con le mani. Non gli parve più la sua e s’infuriò.