CUORE PRIMITIVO di Andrea De Carlo

Adesso che Craig Nolan ci ripensa nel gennaio del 2015, seduto alla scrivania nel suo studio in Little St Mary’s Lane a Cambridge, con Jumping at Shadows di Peter Green a basso volume sullo stereo e la pioggia che cade fuori dalle finestre nel pomeriggio già quasi buio, il ricordo del suo primo arrivo a Canciale insieme a Mara è bagnato in una luce retrospettiva che lo fa oscillare continuamente tra nostalgia, perplessità e irritazione. C’è sempre la stessa domanda in attesa di risposta: quanto era inevitabile quello che è successo?

LE VITE DI MONSU’ DESIDERIO di Fausta Garavini

François de Nomé, a lungo confuso con Didier Barra sotto il nome di Monsù Desiderio, è un pittore di catastrofi, di architetture fantastiche squassate da silenziosi cataclismi: cupole sventrate, tronchi di colonne infrante, pinnacoli pericolanti, frontoni e fregi spezzati. Sui basamenti, sulle cuspidi, sulle architravi, nei vani fra le colonne superstiti, delle statue fluorescenti,atteggiate in varie posture, sembra che guardino e si muovano, come le figure viventi scolpite da Dedalo o forgiate da Vulcano. Non sono le vedute di rovine fatiscenti e vellutate dei fiamminghi che lavoravano a Roma nel Seicento, né i più tardi ruderi romantici guarniti di capelvenere sotto cieli crepuscolari,ma visioni di crolli, allucinazioni apocalittiche. Scenari da incubo, sogni pietrificati, il gran teatro della morte e della notte. Quale maledizione spreme quel pennello?

MORTE DI UN UOMO FELICE di Giorgio Fontana

Dunque volevano vendetta. Colnaghi annuì un paio di volte fra sé, come a raccogliere idee che non aveva o che ancora erano troppo confuse: poi appoggi le mani sul tavolo e guard di nuovo il ragazzino che aveva parlato.
Nell’aula messa a disposizione dalla scuola materna del quartiere c’era silenzio: macchie di sudore sotto le ascelle, le pale del ventilatore che giravano piano. Tutti aspettavano una sua risposta, l’ennesima parola buona.
I parenti e gli amici della vittima erano una trentina. Vissani era stato un chirurgo, esponente in vista dell’ala più a destra della Democrazia cristiana milanese: cin- quantadue anni, biondo cenere, grassoccio. La fotografia deposta sotto la cattedra era circondata da mazzi di fiori.

LA MUSICA PROVATA di Erri De Luca

Staffa è il nome del più leggero e piccolo osso del corpo umano. Sta nell’orecchio e dalla sua cavità passa il sonoro.
Altri ossicini accanto hanno nomi di arnesi: incudine, martello. L’ascolto è più officina che sala da concerto.
Poi il suono attraversa una serpentina di nome labirinto, trova l’uscita e arriva al cervello, fine della corsa.
L’ascolto è un’onda che non torna indietro.
Nel corso di lavori scassatimpani ho potuto isolarmi.
Nell’osso labirinto del mio orecchio vive un Minotauro che sbrana i frastuoni. Ma se una musica viene da fuori o da dentro, allora le lascia il passaggio, che vada a scorrazzare per il cranio.

MARE DI PAPAVERI di Ghosh Amitav

Il primo libro della trilogia dello scrittore indiano Ghosh Amitav, Mare di Papaveri, è ambientato nel periodo storico in cui si sta per scatenare la guerra dell’Oppio tra Gran Bretagna e Cina.
Tutto ciò fa da sfondo alle vicende dei diversi protagonisti che, spinto ognuno da un proprio particolare destino, si troveranno tutti a confluire sulla Ibis, un veliero destinato a solcare il Nero Oceano indiano per prendere parte alla guerra.

In un incrocio di destini, con un’avvincente successione di eventi e una mescolanza di etnie e culture, Ghosh Amitav è capace di creare con la sua penna immagini molto suggestive dal sapore orientale e raccontare con maestria le vicende personali dei tanti personaggi, con un paese in evoluzione e ricco di contraddizioni a fare da sfondo.

L’ABBAZIA DEI CENTO PECCATI di Marcello Simoni

Sopravvissuto miracolosamente alla disfatta militare di Crecy che ha decimato il suo esercito, il cavalliere francese Maynard de Rocheblanche incontra per caso re Giovanni I di Boemia. Il sovrano, oramai sul punto di morte, con le ultime sue forze gli confessa un tradimento e gli affida un oggetto da custodire: una pergamena infilata in un anello cardinalizio e sulla quale è scritto un enigma che indica il luogo in cui è nascosto una oggetto misterioso, il lapis exilii, la pietra dell’esilio.

Maynard non può esimersi dal prendersi carico dell’impegno affidatogli da uno degli alleati più preziosi del sovrano di Francia. Il patto d’onore stretto con Giovanni I assume per lui il valore del riscatto: è la prova da superare per poter dare un senso alla propria esistenza. Sulla sua coscienza pesano infatti un grave episodio familiare, un peccato inconfessabile ed una rapporto compromesso con la sorella Eudeline. L’aver prestato servizio in guerra non è riuscito a dargli il sollievo aspettato: l’epoca della cavalleria è oramai finita, il valore dei singoli non conta più nulla rispetto allo sterminio dei nemici ed al suo malessere personale si è quindi aggiunto anche il rancore….

LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo

La coscienza di Zeno (1923), uno dei capolavori della letteratura europea del Novecento, è la tragicomica vicenda di un “inetto a vivere”, che, su sollecitazione del proprio ,psicanalista, ripercorre le tappe della sua oscillante e inconcludente esistenza punteggiata dai ripetuti, e inutili, tentativi di smettere di fumare. Zeno Cosini è una specie di marionetta tirata da fili che, quanto più indaga, gli sfuggono…

I MALAVOGLIA di Giovanni Verga

Nel suo capolavoro, I Malavoglia (1881), Verga racconta la sventurata storia di un gruppo di poveri pescatori siciliani, ponendosi ai vertici della letteratura italiana, senza incorrere nel folklore populista che caratterizzava, e caratterizzerà, molte opere ambientate tra le classi più umili. La vicenda dei Toscano, detti “Malavoglia”, di Acitrezza è emblematica della dissoluzione di un mondo che sta per essere cancellato dall’epoca moderna…