Riassunto canto 7 (VII) del poema Orlando Furioso

Ruggiero e le due donne giungono al ponte controllato da Erifile, donna di gigantesche dimensioni in groppa ad un enorme lupo. Il cavaliere la sfida e la disarciona.
Al momento di ucciderla viene però fermato dalle due donne, che gli dicono di accontentarsi della vittoria che ha già ottenuto.

Proseguendo il loro viaggio arrivano infine in una spaziosa prateria, dove sorge un bellissimo castello. Ad aspettare Ruggiero c’è Alcina e tutta la sua corte; il cavaliere viene accolto con grandi feste, reverenze ed onori.
Tutti gi abitanti del castello sono giovani e bellissimi. La maga supera comunque tutti in bellezza.
Ogni sua parte del corpo era come un laccio teso per catturare gli amanti; anche Ruggiero non può non caderne in trappola e non dà quindi ascolto agli avvertimenti di Astolfo. Lo reputa anzi un bugiardo e pensa che la punzione sia stata adeguata alle sue colpe: probabilmente, pensa, non era stato degno di tanta bellezza.

Alcina con una incantesimo libera il cuore del paladino da ogni altro interesse e lo occupa completamante, tanto che Ruggiero si dimentica immediatamente di Bradamante, degli impegni verso re Carlo e del proprio onore.

Già dalla prima sera, terminata la festa, Alcina fa visita di notte a Ruggiero ed i due vengono travolti dalla passione amorosa.
Ogni giorno nel palazzo vengono allestiti ricchi banchetti, concerti, spettacoli, giochi e danze. Non manca nessuna forma di piacere in quella corte.

Bradamante, disperata per aver nuovamente perso il proprio amante, vaga alla ricerca di Ruggiero aiutandosi anche con l’anello magico. Decide quindi di tornare alla tomba di Merlino, passando per il territorio dei Maganza, per avere notizie di lui.

La maga Melissa ha intanto utilizzato i propri poteri per seguire ogni vicenda della donna e del suo amante Ruggiero, tanta era la cura che aveva di loro, sapendo che la loro unione avrebbe dovuto generare una stirpe di uomini tanto valorosi.
Come Melissa ama tanto Ruggiero da volere che il cavaliere mostri tutto il proprio valore e non venga meno al proprio onore, Atlante ama tanto Ruggiero da volerlo isolare dal mondo per farlo vivere il più possibile. L’ha per questo motivo condotto alla corte di Alcina, così da potergli fornire tutti i piaceri necessari a fargli dimenticare ogni altra cosa terrena.
Aveva quindi con un incantesimo stretto il cuore della maga nell’amore per il cavaliere, con un laccio così forte che mai avrebbe poi potuto volgerlo altrove.

Melissa raggiunge Bradamanate e le dà notiza di Ruggiero. Si fa consegnare dalla donna l’anello magico e le promette quindi di partire quella stessa sera in suo soccorso e di essere di ritorno quanto prima insieme al cavaliere.
Raggiunge infatti l’isola in groppa ad un demonio a cui aveva fatto assumere le sembianze di cavallo, si trasforma nel mago Atlante ed aspetta il momento opportuno per avvicinare Ruggiero. Trova il paladino totalmente mutato in abitudini; ha abbandonato ogni arma ed è completamante vestito, acconciato ed adornato come fosse una donna.

Ruggiero era stato cresciuto dal mago Atlante, ne subisce pertanto l’autorità.
Melissa, nelle sembianze del mago, lo rimprovera aspramente per avere dimenticato tutti i suoi insegnamenti, che avrebbero dovuto portarlo a compiere gloriose imprese e non portarlo a trascorrere una vita molle nell’ozio. Gli ricorda anche l’impegno che ha nei confronti dei suoi discendenti, soprattutto nei confronti di Ippolito e del fratello Alfonso d’Este; dei quali era solito raccontargli ogni nobile impresa, vedendo che il giovane Ruggiero ne gioiva.
Consegna quindi l’anello magico al cavaliere, muto e pieno di vergogna, e lo invita ad andare da Alcina per vedere in quale inganno sia caduto.

Il paladino si infila l’anello al dito, gli incantesimi di Alcina svaniscono (tra i quali l’amore) e Melissa assume nuovamente le proprie reali sembianze. La maga racconta quindi al giovane di essere stata mandata lì da Bradamante, disperata per averlo perso.

Con l’anello magico al dito, Alcina appare finalmente a Ruggiero nel suo aspetto reale: è una orribile vecchia.
Come suggerito da Melissa, il cavaliere non fa trasparire il proprio disgusto ed il proprio odio e mette in atto il piano di fuga consigliato dalla maga.

Fingendo di voler solo vedere se con le proprie armi indosso può risultare ancora più bello agli occhi di Alcina, si rimette l’armatura, prende la propria spada Balisarda e lo scudo incantato di Atlante. Va quindi nella stalla, monta su Rabican, il velocissimo cavallo appartenuto ad Astolfo, e scappa dal castello.
Non prende l’ippogrifo per non fare sospettare le proprie intenzioni ed in quanto l’animale non è governabile. Melissa promette però di portare in seguito il cavallo in un luogo dove possa essere ammaestrato con calma.

Ruggiero assale all’improvviso i guardiani e si lancia poi al galoppo in direzione del regno di Logistilla.

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