
…la pesante barriera di foglie che separava la villa dalla gemella iniziò a scuotersi. Il gatto tese le orecchie, portò una zampina verso l’alto. Soltanto le falene continuavano indisturbate la loro danza nell’aria primaverile.
Fu nello sfondo dell’impalpabile nuvolaglia grigio-verde che la ragazza fece il suo ingresso nel giardino. Era nuda, e pallida, e ricoperta di sangue. Aveva le unghie dei piedi laccate di rosso, belle caviglie dalle quali partiva un paio di gambe slanciate ma non secche. Fianchi morbidi. Un seno dritto e pieno. Avanzava un passo dietro l’altro – lenta, barcollante, tagliando il prato in due…