Parafrasi completa del canto XXXII dell’Inferno S’ïo avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco sovra ‘l qual pontan tutte l’altre rocce, io premerei di mio concetto il suco più pienamente; ma perch’ io non l’abbo, non sanza tema a dicer mi conduco; ché non è impresa da pigliare a gabbo discriver fondo…
Testo del canto 31 (XXXI) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXXI dell’Inferno Una medesma lingua pria mi morse, sì che mi tinse l’una e l’altra guancia, e poi la medicina mi riporse; così od’ io che solea far la lancia d’Achille e del suo padre esser cagione prima di trista e poi di buona mancia. Noi demmo il dosso al misero vallone su…
Testo del canto 30 (XXX) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXX dell’Inferno Nel tempo che Iunone era crucciata per Semelè contra ‘l sangue tebano, come mostrò una e altra fïata, Atamante divenne tanto insano, che veggendo la moglie con due figli andar carcata da ciascuna mano, gridò: «Tendiam le reti, sì ch’io pigli la leonessa e ‘ leoncini al varco»; e poi distese…
Testo del canto 29 (XXIX) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXIX dell’Inferno La molta gente e le diverse piaghe avean le luci mie sì inebrïate, che de lo stare a piangere eran vaghe. Ma Virgilio mi disse: «Che pur guate? perché la vista tua pur si soffolge là giù tra l’ombre triste smozzicate? Tu non hai fatto sì a l’altre bolge; pensa, se…
Testo del canto 28 (XXVIII) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXVIII dell’Inferno Chi poria mai pur con parole sciolte dicer del sangue e de le piaghe a pieno ch’i’ ora vidi, per narrar più volte? Ogne lingua per certo verria meno per lo nostro sermone e per la mente c’hanno a tanto comprender poco seno. S’el s’aunasse ancor tutta la gente che già,…
Testo del canto 27 (XXVII) dell’Inferno di Dante
Testo del canto 26 (XXVI) dell’Inferno di Dante
Testo del canto 25 (XXV) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXV dell’Inferno Al fine de le sue parole il ladro le mani alzò con amendue le fiche, gridando: «Togli, Dio, ch’a te le squadro!». Da indi in qua mi fuor le serpi amiche, perch’ una li s’avvolse allora al collo, come dicesse ‘Non vo’ che più diche’; e un’altra a le braccia, e…
Testo del canto 24 (XXIV) dell’Inferno di Dante
Parafrasi completa del canto XXIV dell’Inferno In quella parte del giovanetto anno che ‘l sole i crin sotto l’Aquario tempra e già le notti al mezzo dì sen vanno, quando la brina in su la terra assempra l’imagine di sua sorella bianca, ma poco dura a la sua penna tempra, lo villanello a cui la roba manca,…