QUANDO INTRECCIAVAMO FIORI di Astrid Mazzola

All’improvviso Francesco ha rotto il silenzio: “Oh, Irene, quando fu che imparammo a intrecciare fiori? Tu te lo ricordi?”
Mi ha colta letteralmente alla sprovvista. Anche per questo modo poetico di dirlo, “quando imparammo a intrecciare fiori”, che sembra farci migliori di quanto siamo mai stati, ci rende roba da film. Già, quando fu? Quale fu la prima volta?
Superato il primo sbigottimento ho ammesso, stringendomi nelle spalle: “Orpo, Francesco, mi sa che non me lo ricordo. E’ importante?”
“Assai” ha risposto, toscanamente impeccabile, fissandomi con i suoi grandi occhi scuri ed attenti. “Stavo pensando che fu un po’ l’inizio di tutto, secondo me. Che se siamo qui adesso, e con tutti questi progetti in testa, c’entrano anche quei benedetti fiori.”

E così ho cominciato a ricordare, e ricordare è difficile e faticoso per ognuno di noi, adesso più che mai.

LA GIARA di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

Piena anche per gli olivi quell’annata. Piante massaje, cariche l’anno avanti, avevano raffermato tutte, a dispetto della nebbia che le aveva oppresse sul fiorire.
Lo Zirafa, che ne aveva un bel giro nel suo podere delle Quote a Primosole, prevedendo che le cinque giare vecchie di coccio smaltato che aveva in cantina non sarebbero bastate a contener tutto l’olio della nuova raccolta, ne aveva ordinata a tempo una sesta più capace a Santo Stefano di Camastra, dove si fabbricavano: alta a petto d’uomo, bella panciuta e maestosa, che fosse delle altre cinque la badessa.
Neanche a dirlo, aveva litigato anche col fornaciajo di là per questa giara. E con chi non l’attaccava Don Lollò Zirafa?

Librixia 2014, la Fiera del libro di Brescia

Ha inizio Sabato 4 e terminerà Domenica 12 Ottobre l’edizione 2014 della fiera del libro di Brescia.
Oltre 60 le presentazioni e gli incontri in programma. Tra gli ospiti della rassegna Antonio Caprarica, Fabio Volo, Giulio Sapelli, Paolo Mieli, Andrea Vitali, Camilla Baresani, Sergio Caputo, Paolo De Benedetti, Emanuele Severino e tanti altri autori importanti. Non mancheranno anche momenti di riflessione, confronti e dibattiti.

Librixia 2014 ha lo scopo, sottolineato anche dal sottotitolo della manifestazione, di “salvaguardare la cultura, valorizzare la bellezza e promuovere la lettura”.

MARE DI PAPAVERI di Ghosh Amitav

Il primo libro della trilogia dello scrittore indiano Ghosh Amitav, Mare di Papaveri, è ambientato nel periodo storico in cui si sta per scatenare la guerra dell’Oppio tra Gran Bretagna e Cina.
Tutto ciò fa da sfondo alle vicende dei diversi protagonisti che, spinto ognuno da un proprio particolare destino, si troveranno tutti a confluire sulla Ibis, un veliero destinato a solcare il Nero Oceano indiano per prendere parte alla guerra.

In un incrocio di destini, con un’avvincente successione di eventi e una mescolanza di etnie e culture, Ghosh Amitav è capace di creare con la sua penna immagini molto suggestive dal sapore orientale e raccontare con maestria le vicende personali dei tanti personaggi, con un paese in evoluzione e ricco di contraddizioni a fare da sfondo.

L’ABBAZIA DEI CENTO PECCATI di Marcello Simoni

Sopravvissuto miracolosamente alla disfatta militare di Crecy che ha decimato il suo esercito, il cavalliere francese Maynard de Rocheblanche incontra per caso re Giovanni I di Boemia. Il sovrano, oramai sul punto di morte, con le ultime sue forze gli confessa un tradimento e gli affida un oggetto da custodire: una pergamena infilata in un anello cardinalizio e sulla quale è scritto un enigma che indica il luogo in cui è nascosto una oggetto misterioso, il lapis exilii, la pietra dell’esilio.

Maynard non può esimersi dal prendersi carico dell’impegno affidatogli da uno degli alleati più preziosi del sovrano di Francia. Il patto d’onore stretto con Giovanni I assume per lui il valore del riscatto: è la prova da superare per poter dare un senso alla propria esistenza. Sulla sua coscienza pesano infatti un grave episodio familiare, un peccato inconfessabile ed una rapporto compromesso con la sorella Eudeline. L’aver prestato servizio in guerra non è riuscito a dargli il sollievo aspettato: l’epoca della cavalleria è oramai finita, il valore dei singoli non conta più nulla rispetto allo sterminio dei nemici ed al suo malessere personale si è quindi aggiunto anche il rancore….

LA TRAPPOLA di Luigi Pirandello | Testo e riassunto

No, no, come rassegnarmi? E perché? Se avessi qualche dovere verso altri, forse sì. Ma non ne ho! E allora perché?
Stammi a sentire. Tu non puoi darmi torto. Nessuno, ragionando così in astratto, può darmi torto. Quello che sento io, senti anche tu, e sentono tutti.
Perché avete tanta paura di svegliarvi la notte? Perché per voi la forza alle ragioni della vita viene dalla luce del giorno. Dalle illusioni della luce.
Il bujo, il silenzio, vi atterriscono. E accendete la candela. Ma vi par triste, eh? triste quella luce di candela. Perché non è quella la luce che ci vuole per voi. Il sole! il sole! Chiedete angosciosamente il sole, voialtri! Perché le illusioni non sorgono più spontanee con una luce artificiale, procacciata da voi stessi con mano tremante…

CONDOMINIO R39 di Fabio Deotto

C’è qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un’aria viziata che toglie il respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini possiedono le chiavi. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato, dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un’ex attrice di grandi speranze la cui mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall’affetto morboso della madre. Sono gli inquilini di una palazzina di Milano dove si consuma un atto violento e all’apparenza inspiegabile.

LEVIAMOCI QUESTO PENSIERO di Luigi Pirandello | Testo

Nella camera mortuaria erano raccolti tutti i parenti il padre vecchissimo, le sorelle coi loro mariti, i fratelli con le loro mogli e i figliuoli più grandi; e chi piangeva silenziosamente, col fazzoletto sogli occhi; e chi, scotendo amaramente il capo, appena appena, con gli angoli della bocca contratti in giù, mirava sul letto tra i quattro ceri la povera morta cosparsa di fiori, con un piccolo crocefisso d’argento e la corona del rosario di grani rossi tra le mani dure, livide, composte a forza sul petto.

UN GIORNO DA FAVOLA di Fabiola D’Amico

Nel frattempo, lei aveva appoggiato la borsa, anch’essa inzuppata, sulla panca dove si era seduto ad aspettare; ne aveva estratto un misero fazzoletto che aveva diviso in due parti e, dopo averlo guardato con espressione contrita, aveva cominciato a pulire la giacca.
Scuotendo la testa divertito e porgendole una pacchetto di fazzoletti, lui esclamò: “Credi davvero che quel miserevole pezzo di carta potrà ripulirti da quell’impiastro?”
Lei lo fissò con gli occhi castani più belli che avesse mai visto, con uno sguardo che avrebbe potuto incenerirlo; poi gli strappò dalle mani il pacchetto e, ignorando ogni forma di ringraziamento, ritornò a pulirsi.
Lui per nulla intimidito, aggiunse ironico: “Basterebbe che togliessi la giacca e saresti più presentabile”.
Francesca, non solo non gli rispose, ma evitò persino di guardarlo con un’altra occhiata del tipo: “Lasciami perdere, non sono per te!”

IL VIAGGIO di Luigi Pirandello | Testo

Da tredici anni Adriana Braggi non usciva più dalla casa antica, silenziosa come una badia, dove giovinetta era entrata sposa. Non la vedevano più nemmeno dietro le vetrate delle finestre i pochi passanti che di tanto in tanto salivano quell’erta via a sdrucciolo e mezza dirupata, così solitaria che l’erba vi cresceva tra i ciottoli a cespugli.