Testo del canto 36 (XXXVI) del poema Orlando Furioso

1 Convien ch’ovunque sia, sempre cortese sia un cor gentil, ch’esser non può altrimente; che per natura e per abito prese quel che di mutar poi non è possente. Convien ch’ovunque sia, sempre palese un cor villan si mostri similmente. Natura inchina al male, e viene a farsi l’abito poi difficile a mutarsi. 2 Di…

Testo del canto 35 (XXXV) del poema Orlando Furioso

1 Chi salirà per me, madonna, in cielo a riportarne il mio perduto ingegno? che, poi ch’uscì da’ bei vostri occhi il telo che ‘l cor mi fisse, ognor perdendo vegno. Né di tanta iattura mi querelo, pur che non cresca, ma stia a questo segno; ch’io dubito, se più si va scemando, di venir…

Testo del canto 34 (XXXIV) del poema Orlando Furioso

Parafrasi completa del canto XXXIV del poema Orlando Furioso 1 Oh famelice, inique e fiere arpie ch’all’accecata Italia e d’error piena, per punir forse antique colpe rie, in ogni mensa alto giudicio mena! Innocenti fanciulli e madri pie cascan di fame, e veggon ch’una cena di questi mostri rei tutto divora ciò che del viver lor…

Testo del canto 33 (XXXIII) del poema Orlando Furioso

1 Timagora, Parrasio, Polignoto, Protogene, Timante, Apollodoro, Apelle, più di tutti questi noto, e Zeusi, e gli altri ch’a quei tempi foro; di quai la fama (mal grado di Cloto, che spinse i corpi e dipoi l’opre loro) sempre starà, fin che si legga e scriva, mercé degli scrittori, al mondo viva: 2 e quei…

Testo del canto 32 (XXXII) del poema Orlando Furioso

1 Soviemmi che cantar io vi dovea (già lo promisi, e poi m’uscì di mente) d’una sospizion che fatto avea la bella donna di Ruggier dolente, de l’altra più spiacevole e più rea, e di più acuto e venenoso dente, che per quel ch’ella udì da Ricciardetto, a devorare il cor l’entrò nel petto. 2…

Testo del canto 31 (XXXI) del poema Orlando Furioso

1 Che dolce più, che più giocondo stato saria di quel d’un amoroso core? che viver più felice e più beato, che ritrovarsi in servitù d’Amore? se non fosse l’uom sempre stimulato da quel sospetto rio, da quel timore, da quel martìr, da quella frenesia, da quella rabbia detta gelosia. 2 Però ch’ogni altro amaro…

Testo del canto 30 (XXX) del poema Orlando Furioso

1 Quando vincer da l’impeto e da l’ira si lascia la ragion, né si difende, e che ‘l cieco furor sì inanzi tira o mano o lingua, che gli amici offende; se ben dipoi si piange e si sospira, non è per questo che l’error s’emende. Lasso! io mi doglio e affliggo invan di quanto…

Testo del canto 29 (XXIX) del poema Orlando Furioso

Parafrasi del canto XIX del poema Orlando Furioso 1 O degli uomini inferma e instabil mente! come siàn presti a variar disegno! Tutti i pensier mutamo facilmente, più quei che nascon d’amoroso sdegno. Io vidi dianzi il Saracin sì ardente contra le donne, e passar tanto il segno, che non che spegner l’odio, ma pensai che…

Testo del canto 28 (XXVIII) del poema Orlando Furioso

1 Donne, e voi che le donne avete in pregio, per Dio, non date a questa istoria orecchia, a questa che l’ostier dire in dispregio e in vostra infamia e biasmo s’apparecchia; ben che né macchia vi può dar né fregio lingua sì vile, e sia l’usanza vecchia che ‘l volgare ignorante ognun riprenda, e…

Testo del canto 27 (XXVII) del poema Orlando Furioso

1 Molti consigli de le donne sono meglio improviso, ch’a pensarvi, usciti; che questo è speziale e proprio dono fra tanti e tanti lor dal ciel largiti. Ma può mal quel degli uomini esser buono, che maturo discorso non aiti, ove non s’abbia a ruminarvi sopra speso alcun tempo e molto studio ed opra. 2…