L’UMANO SISTEMA FOGNARIO di Cosimo Argentina

Autore: Cosimo Argentina
Genere: Romanzo
Pagine: 137
Editore: Manni Editori
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In breve:
Nell’attimo stesso in cui mia madre si accorge che sta per morire mi chiama al suo capezzale per rivelarmi l’identità di mio padre.
Abbiamo vissuto ventott’anni insieme, io e lei, e ci siamo bastati, ma c’ha ‘sto groppo in gola perché mai, dico mai, mi ha rivelato il nome del cavernoso che l’ha messa incinta a trentacinque anni, mandandola poi al diavolo senza né leggere né scrivere.
Io a mia madre diciamo che le voglio bene.

Fatto sta che mi chiama e mi dice che sta per morire: fa che se lo sente, mia madre.
« Non ti preoccupare, ma» dico e poi dentro di me… a te penso io che poi ti riprendi e andiamo a fare una gita tu e io come ai vecchi tempi…magari chiedo un giorno ad Anfi e andiamo in spiaggia che a te la spiaggia piace fuori stagione, ah?
Ma mia madre vuole solo farmi LA RIVELAZIONE.
« Stà zitto, imbecille! Sto morendo e voglio dirti una cosa importante: il nome di tuo padre è Ignazio Borgogna, perciò tu in teoria saresti Emiliano Borgogna, ma sei registrato come Emiliano Maresca perché quello è il mio cognome in quanto tuo padre sparì dopo… dopo quella meravigliosa settimana… capisci? Non cambia un bel niente perché lui vive in una bella casa con due figlie e una moglie che va a messa tutte le domeniche, ma era giusto che tu sapessi. Punto e basta.»
Questo mi dice, mia madre.
Mi dà sempre dell’imbecille. E mica solo lei…

Il libro:
Emiliano Maresca è un ragazzone di ventott’anni con pochi amici, poche e malsane passioni e soprattutto di poche parole. Si esprime principalmente con sorrisi ed alzate di spalle. Una minima forma di comunicazione che a lui è più che sufficiente per sopravvivere, permettendogli di evitare confronti e fastidi, ma che inevitabilmente lo fa apparire agli altri come un ritardato.
Lavora per pochi soldi come tutto fare in una piccola azienda di Taranto che assembla componenti di macchine agricole, assunto e tenuto in organico solo grazie ad una misteriosa vecchia amicizia, forse una vecchia relazione sentimentale ma più probabilmente di pura natura carnale, tra sua madre ed il datore di lavoro Anfitrione, chiamato più semplicemente Anfi. Emiliano ama segretamente Anansa, figlia del suo capo. Non fosse per la ragazza, non si presenterebbe forse nemmeno mai in azienda. Potrebbe bastare anche solo la pensione da professoressa di musica di sua madre per vivere degnamente… se anche solo “vivere in modo degno” fosse un principio a cui voler davvero aspirare.
Pochissima igiene e cura della propria persona. Birra, sigarette e musica heavy metal sempre al massimo volume ad ogni ora della giornata. Fotografie rubate ad Anansa durante il lavoro e un poster di Hitler a tappezzare la sua camera. Due soli amici ma nessun dialogo: Benito, facile a monologhi di natura omofobica, e Marcello, facile a monologhi di natura cinefila.

Alla morte della madre Guendalina il protagonista scopre improvvisamente di vivere a pochi isolati da suo padre e dalle sue due sorellastre, che non ha mai conosciuto e che non sanno nemmeno della sua esistenza. Una notizia che in altri momenti non sarebbe probabilmente tanto sconvolgente, ma che in quell’istante, sentendosi costretto a occultare il cadavere della donna per non dover rinunciare alla pensione ma neanche al lavoro, alimenta una profonda frustrazione che innesca brutalmente tutta la dinamite che Emiliano ha dentro da tempo, facendola deflagrare con imprevedibile ferocia.
In un percorso di grottesca crescita autodistruttiva, in un eroicomico apprendistato alla vita, Emiliano rotola già, con cieca ostinazione, nella degradata quotidianità  di una Taranto disfatta, spinto da una violenta missione: vendicare il triste destino suo e di sua madre.

Ho scelto di leggere L’umano sistema fognario spinto dal desiderio di confrontarmi con un libro diverso, fuori dal comune. Posso ora ritenermi più che soddisfatto: il romanzo di Cosimo Argentina ha centrato in pieno le aspettative!.

Lo scrittore tarantino propone un geniale romanzo criminale al rovescio, scritto direttamente dall’assassino.
Emiliano Maresca ci conduce per mano nella sua crudele missione, mostrandoci il suo piano, le più basse azioni necessarie per portarlo a compimento e le sue allucinanti elucubrazioni in cerca di una saldo movente che le giustifichi.
Un romanzo crudo, brutale e volgare, ma con un marcato sottofondo comico grottesco. Tenendo alto il tasso di ironia, Cosimo Argentina rovescia in immagini esilaranti un romanzo crudele, e ci racconta l’umano sistema così simile a una fogna smaltata.