SGUARDO INQUIETO di Donatella Garitta Saracino

Sguardo inquietoTitolo: Sguardo inquieto
Autore: Donatella Garitta Saracino
Genere: Thriller, Giallo
Pagine: 150
Editore: Carta e Penna
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In breve:
Ho ucciso.
In maniera premeditata, per odio e vendetta.
L’ho fatto con perizia, cercando di non lasciare nulla al caso; ho curato tutto nei minimi dettagli ma proprio un dettaglio, quasi insignificante, ha portato gli inquirenti ad arrestarmi e condannarmi.
Presto lascerò la prigione, per sempre, e avrò quella libertà a lungo desiderata e che speravo di raggiungere eliminando la persona che mi aveva a lungo fatto soffrire.
Quando la mia vittima ha esalato l’ultimo respiro e ho realizzato che tutto era terminato ho provato sollievo e poi… smarrimento.
Ho lasciato la casa, con prudenza; era notte e non c’era molta gente in giro. Ho percorso un paio di isolati, sino alla mia auto e ho raggiunto casa mia, dall’altra parte della città. Ho fatto la massima attenzione, sarebbe stato il colmo farsi fermare dalla polizia o dai carabinieri dopo aver ucciso qualcuno. Avevo i brividi, la tensione nervosa si stava allentando e il mio corpo reagiva in modo diverso dal previsto, non riuscivo a controllarlo.
A casa tolsi gli abiti, la biancheria, le scarpe, le calze e misi tutto in un sacco nero dell’immondizia, di quelli spessi; indossai una tuta, scarpe da ginnastica e scesi in strada; misi il sacco nel bidone della spazzatura…, dopo qualche ora sarebbe passato il camion a raccoglierla e tutto sarebbe stato distrutto.
Tornai nel mio appartamento, due stanze in uno di quei palazzoni anonimi che ospitano tanta gente, senza per questo accoglierla. Conoscevo di vista qualche altro condomino ma schivavo intenzionalmente ogni contatto che potesse impegnarmi in conversazioni o incontri prolungati.
Erano le tre del mattino e decisi di prendere delle gocce di Lexotan per calmarmi e dormire qualche ora, prima di cominciare una nuova giornata. Non fecero subito effetto, stentai a piombare in quel sonno profondo che, per qualche ora, sgancia la mente dalla realtà.
Al risveglio il primo pensiero, come tutte le mattine da tanto tempo ormai, era per la persona che mi aveva rovinato la vita e, per conseguenza, il sentimento di odio e vendetta che si univano a quell’individuo. Poi, appena ripresi contatto con la realtà, ricordai che non c’era più, era morto, l’avevo ucciso… non provai sollievo ma panico: e adesso?

Il libro:
Il giallo si apre direttamente sulla scena del crimine. Lo spettacolo descritto è raccapricciante e da brividi: nel bel mezzo di una pozza di sangue, su una sedia, si trova il cadavere di un uomo. È stato legato ai braccioli con del nastro da pacchi, è stato seviziato, evirato, e poi pugnalato in pieno petto con il bisturi utilizzato per compiere la mutilazione.

La vittima è il dottor Masselli, un affermato pediatra dell’ospedale infantile Regina Magherita di Torino. Un uomo molto ambizioso, che grazie alla sua capacità di trovare accordi con le persone giuste ha ricoperto anche la carica di sindaco di Monteverso, un comune della provincia torinese. Il dottore era inoltre noto per le sue continue scappatelle con donne molto belle, nonostante fosse sposato e avesse una figlia.

Ad indagare sul cruente omicidio sono chiamati il commissario Cantamessa e l’ispettore Raimondi. Dovranno impiegare tutte le loro risorse per venirne a capo: la complessa figura del dottore apre molti campi di indagine, anche se il modus operandi dell’assassino lascerebbe subito presupporre che il colpevole sia una donna ed il movente sia indubbiamente di natura passionale.

Già da solo questo caso basterebbe a rendere il libro intenso ed avvincente, ma Donatella Garitta Saracino arricchisce la trama con un attentato, un esplosione in un centro commerciale che ha provocato la morte di quattro persone e il ritrovamento di un cadavere mummificato murato anni prima in un pilone ora danneggiato dalla deflagrazione. Un altro mistero da risolvere per l’ispettore Raimondi, mentre il commissario Cantamessa è invece interessato indirettamente: anche la donna che sta frequentando è stata coinvolta nell’esplosione…

Sguardo inquieto è decisamente ricco di azione e avvenimenti. Molti i temi affrontati: odio, vendetta, amore, scelte mediche, politica… Molti i salti temporali per presentare attori che hanno ruoli più o meno importanti, e raccontare fatti/vicende necessari per riuscire ad individuare i colpevoli, ma soprattutto scoprire i moventi.

Donatella Garitta Saracino sfrutta tutta la sua esperienza giornalistica organizzando al meglio la narrazione, in modo pulito, per date e scene utili alla comprensione del mistero, evitando ogni possibile tempo morto. Il risultato è un giallo/thriller decisamente ben riuscito, capace di coinvolgere ed appassionare il lettore.

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