Problemi di erezione

L’eremita che aveva aiutato Angelica a liberarsi di Ferraù e Rinaldo utilizzando i propri poteri magici, si accende di passione per la bella donna. Con un altro incantesimo la conduce su di una spiaggia deserta per poi mostrarsi come suo salvatore e farla sua. Lei si oppone, ma l’uomo, deciso a possederla anche contro la sua volontà, spruzza negli di Angelica una pozione che la fa cadere addormentata.
L’eremita cerca poi in tutti i modi di approfittare della giovane, ma non tutto funziona come dovrebbe..

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Egli l’abbraccia ed a piacer la tocca
ed ella dorme e non può fare ischermo.
Or le bacia il bel petto, ora la bocca;
non è chi ‘l veggia in quel loco aspro ed ermo.
Ma ne l’incontro il suo destrier trabocca;
ch’al disio non risponde il corpo infermo:
era mal atto, perché avea troppi anni;
e potrà peggio, quanto più l’affanni.
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Tutte le vie, tutti li modi tenta,
ma quel pigro rozzon non però salta.
Indarno il fren gli scuote, e lo tormenta;
e non può far che tenga la testa alta.
Al fin presso alla donna s’addormenta;
e nuova altra sciagura anco l’assalta:
non comincia Fortuna mai per poco,
quando un mortal si piglia a scherno e a gioco.

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L’eremita tocca e bacia Angelica a proprio piacere,
lei dorme e non può opporre alcuna resistenza.
Ore le bacia il bel petto, ora la bocca;
non c’è nessuno che possa vederlo in quel luogo selvaggio e solitario, deserto.
Ma in quell’incontro, a quel contatto, il suo destriero (il pene) cade;
quel corpo infermo non è in grado di assecondare il suo desiderio:
era poco adatto a quella situazione, essendo troppo vecchio;
e tanto più lo incita a rialzarsi tanto più peggiora la situazione.
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L’eremita tenta in tutti i modi possibili di fare rialzare il destriero,
ma quel pigro e vecchio cavallo non salta però più in piedi.
L’uomo scuote il freno e tormenta l’animale senza ottenere alcun risultato;
e non può fare quindi in modo che tenga alta la sua testa.
Alla fine l’eremita si addormenta vicino alla donna;
e gli capita poi anche un’altra disgrazia:
la Fortuna non si scomoda mai per poco
quando è decisa a prendersi gioco di un mortale.