CUCCIOLI di Maurizio De Giovanni

Titolo: Cuccioli
Autore: Maurizio De Giovanni
Genere: Giallo
Pagine: 328
Editore: Einaudi
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In breve:
Stavolta non fu la vista a ricordare, fu il tatto. Era qualcosa di rugoso eppure lievissimo, tiepido e sottile. Pelle. Sì, pelle. Minuscola peluria, una seta dolce sotto il palmo della mano. E la memoria di un odore strano, umido e gradevole. Il corpo di Lara rispose con un lieve calore al seno destro.
Se non fosse ormai stata sul punto di addormentarsi, se non avesse avuto già un piede all’interno della stanza buia del sonno più profondo, quello senza immagini e senza sogni, senza ricordi o conoscenza, Lara avrebbe ricordato la bambina.
Per tutto il tempo che l’aveva avuta in sé non le aveva mai dato un nome, in previsione di quello che sarebbe accaduto. Nemmeno aveva voluto conoscerne il sesso, per non darle un’identità. Adesso però uno dei lampi della ragione che perdeva contatto con la realtà era per quella pelle, rossa e rugosa ma nuova come nient’altro poteva essere.
Il tatto. Il ricordo. anche l’udito le riportò qualcosa, come la risacca di un mare che dorme di notte dietro una finestra socchiusa…

Il libro:
Una neonata è stata abbandonata in strada vicino ad un cassoneto dei rifiuti nel quartiere Pizzofalcone a Napoli, di fronte alla stazione di polizia. A trovarla è proprio un agente, Francesco Romano, detto Hulk per la facilità con cui perde la ragione ed il pericolo che questo evento costituisce. La bambina è pulita, in ordine e vestita bene. Non è di certo stato un gesto impulsivo e violento ma il luogo non è quello abituale per un abbandono meditato. Inoltre le sue condizioni di salute sono gravi, ha evidenti problemi respiratori ed è necessario portarla subito in ospedale, dove sarà chiamata a combattere per la sopravvivenza, sempre in bilico tra la vita e la morte. Molto strano che non sia stata lasciata direttamente là.

Ad infittire il mistero, poco dopo, il ritrovamento del cadavere della presunta madre, una giovane immigrata, in uno dei quartieri più benestanti della città. Nel suo appartamento non c’è praticamente nulla che manifesti un sentimento materno di attesa e preparazione alla nascita di un bambino. Gli unici oggetti per l’infanzia sono quindi la tutina ed il bavaglio trovati indosso alla neonata.

Gli esami sul cadavere confermano che la donna ha partorito da almeno ventiquattr’ore e non può quindi essere stata lei ad abbandonare la bambina: la spazzatura viene ritirata alle prime luci dell’alba e chi l’ha lasciata per strada può avere agito solo successivamente.

Per il gruppo di poliziotti comandati dal commissario Palma inizia una snervante corsa contro il tempo. L’accaduto attira inevitabilmente l’attenzione dei media ed è necessario chiudere il caso il prima possibile, prima che l’assalto mediatico raggiunga un livello morboso, prima che il flusso incontrollato di informazioni possa giocare a favore dell’assassino.
Ma l’indagine è anche una grande occasione per cercare di dare nuovamente credito e motivazione al gruppo. La stazione di Pizzofalcone è reduce da uno scandalo che si è concluso con la cacciata dei poliziotti coinvolti, di fatto la stragrande maggioranza degli operativi, colpevoli di avere spacciato la droga sequestrata. Al posto degli agenti corrotti sono arrivati gli “indesiderabili”, individui dei quali altri uffici si sono voluti liberare. L’idea del comando è infatti quella di chiudere quel commissariato, non vale la pena investire in risorse. Per tutti, gli uomini di Palma sono i Bastardi di Pizzofalcone.
Ma a spingere all’azione i protagonisti è innanzitutto il forte desiderio di incastrare i colpevoli, per non lasciare impuniti l’abbandono della neonata e l’assassinio della madre.

Quale mistero si nasconde dietro all’abbandono del neonato? Perché la bambina è stata abbandonata proprio di fronte alla stazione di polizia? Il puzzle da comporre è molto complesso ma è nelle difficoltà che i Bastardi riescono a dare il meglio, traendo il massimo beneficio dalla loro natura…

Maurizio De Giovanni propone un romanzo giallo scritto davvero molto bene e assolutamente piacevole da leggere. I personaggio sono caratterizzati alla perfezione grazie alla finestra tenuta sempre aperta anche sulla loro vita privata e non solo sull’ambito lavorativo.

Ben tre casi investigativi affrontati, tanti personaggi raccontati anche nel privato… ma solo 328 pagine. È inevitabile che a risentirne è la trama ed è proprio questo a nostro parere il punto debole di Cuccioli. L’indagine principale non è certamente articolata come ci si può aspettare da un romanzo giallo che risponda alle aspettative base di un pubblico appassionato del genere. È un libro molto teatrale… e non è così un caso che i Bastardi di Pizzofalcone saranno protagonisti di una nuova fiction Rai.