ACQUA IN BOCCA di Camilleri Andrea e Lucarelli Carlo

Acqua in boccaTitolo: Acqua in bocca
Autore: Camilleri Andrea, Lucarelli Carlo
Genere: Giallo
Casa Editrice: Minimum fax – collana A quattro mani
Pagine: 108
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In breve:
DA: isp. capo GRAZIA NEGRO
A: dott. SALVO MONTALBANO C/O COMMISSARIATO DI VIGATA
OGGETTO: richiest di informazioni su OMICIDIO DEI PESCIOLINI ROSSI

Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano né il dirigente del mio ufficio né il questore, che, ti dico subito, non approverebbero, avendo un’ipotesi investigativa del tutto diversa sul caso in oggetto. Anzi, devo farti presente che le indagini che sto conducendo non solo non sono autorizzate, ma mi sono state espressamente vietate dai miei superiori. Quindi, se vorrai rispondermi negativamente, capirò e non ti disturberò oltre. Ti chiedo solo di tenere questa cosa per te e non farne parola con nessuno.
Se invece vorrai darmi una mano te ne sarò grata. Allego quindi la relazione di servizio della volante giunta sul posto e i primi accertamenti compiuti, più copia dei reperti in nostro possesso (qualcosa, sono sicura, ce l’hanno i cugini, visto che sul luogo sono arrivati anche i carabinieri).
Ti saluto e ti ringrazio, Grazia Negro
P.S. Però, se un pò ti conosco e se la tua fama corrisponde a verità, sono sicura che mi aiuterai…

Il libro:
Acqua in bocca è un romanzo giallo scritto a quattro mani da due dei più famosi autori italiani, Camilleri e Lucarelli, e nel quale vengono fatti incontrare i loro due personaggi più importanti e di successo, rispettivamente Salvo Montalbano e Grazia Negro.
L’ispettrice chiederà aiuto al collega del commissariato di Vigata, Sicilia, per risolvere il caso di omicidio avvenuto in un appartamento del centro di Bologna.
Grazia penserà di rivolgersi a Salvo in quanto la vittima, Arturo Magnifico, ritrovato con un sacchetto di plastica avvolto in testa, una scarpa mancante e due pesciolini morti accanto, era orginario di Vigata ed anche perchè ha il sospetto che dietro l’assassinio dell’uomo si nasconda una verità molto più complessa e pericolosa.
Attraverso una corrispondenza alquanto originale e macchinosa (bigliettini nascosti in tortellini o cannoli siciliani, amici che fanno da tramite..) i due proseguiranno nelle indagini fino ad arrivare a capire chi è il colpevole. Come entrambi temevano, l’autore del delitto lavora per i servizi deviati, una potente organizzazione segreta che ha il compito di insabbiare fatti scomodi… i due detective riusciranno a consegnare alla giustizia l’omicida o finiranno loro stessi nel mirino dei servizi deviati?

Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli hanno sviluppato il romanzo utilizzando una struttura insolita, curiosa, ma di effetto perchè attraverso la corrispondenza ed i vari documenti allegati, come foto, reperti e rapporti di verbali, riescono molto benea far immedesimare il lettore nei due ispettori, coinvolgendolo così in prima linea nell’indagine e nella ricostruzione dei fatti.
Un libro che sa far trasparire la gravità dell’indagine ma riesce anche a far sorridere grazie ai commenti che i due colleghi si scambiano su ricette e amici.
Una lettura adatta per gli amanti del giallo ma consigliato proprio a tutti, visto che Acqua in bocca nasce con uno scopo benefico: gli autori hanno infatti scelto di devolvere i proventi derivati dai diritti d’autore per sostenere progetti di beneficenza.

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