QUANDO INTRECCIAVAMO FIORI di Astrid Mazzola

Quando intrecciavamo fioriTitolo: Quando intrecciavamo fiori
Autore: Astrid Mazzola
Genere: Romanzo
Editore: IoScrittore
Pagine: 136

In breve:
All’improvviso Francesco ha rotto il silenzio: “Oh, Irene, quando fu che imparammo a intrecciare fiori? Tu te lo ricordi?”
Mi ha colta letteralmente alla sprovvista. Anche per questo modo poetico di dirlo, “quando imparammo a intrecciare fiori”, che sembra farci migliori di quanto siamo mai stati, ci rende roba da film. Già, quando fu? Quale fu la prima volta?
Superato il primo sbigottimento ho ammesso, stringendomi nelle spalle: “Orpo, Francesco, mi sa che non me lo ricordo. E’ importante?”
“Assai” ha risposto, toscanamente impeccabile, fissandomi con i suoi grandi occhi scuri ed attenti. “Stavo pensando che fu un po’ l’inizio di tutto, secondo me. Che se siamo qui adesso, e con tutti questi progetti in testa, c’entrano anche quei benedetti fiori.”

E così ho cominciato a ricordare, e ricordare è difficile e faticoso per ognuno di noi, adesso più che mai.

Il libro:
Dopo gli attentati che hanno sconvolto la sua cittadina, Irene scappa da tutti e da tutto per trovare conforto tra le sue montagne, nel monolocale ultimo regalo del suo amato nonno. E’ giunto per le il momento di fermarsi e metabolizare gli errori e le paure della gioventù.

Irene lo farà grazie alla scrittura. Scriverà della sua giovinezza e dei cambiamenti che l’hanno portata a evolverla da una ragazzina chiusa in sè che evitava ogni relazione esterna, ad essere la cantante di una band e la strillona di una gruppo socialmente attivo e fermo nell’inseguire il suo sogno.

Scrive quindi anche dei suoi amici, incontrati uno dopo l’altro nel corso della sua sua vita e che hanno scandito la sua evoluzione personale come fossero pietre miliari. Ci sono il fratellino “adottivo” Francesco, immagine di solidità e schiettezza “toscana” con il quale inizierà ad intrecciare fiori, l’attivista Linda, che la coinvolgerà nel suo progetto di rivoluzione pacifica, il rockettaro vero Ruben, con le sue idee strambe e proposte impraticabili, la rudemente sincera ed onesta scultrice Teresa… ma ci sono stati anche incontri destinati a segnare in negativo la sua vita, che le hanno lasciato ferite dure da rimarginare e l’hanno fatta lentamente involvere ed infine crollare.
In piena sinergia con la natura ed il cambiare delle stagioni, Irene sarà pronta per rifiorire. La aspettano nuovi incontri ed una nuova vita.

Quando intrecciavamo fiori è un romanzo di formazione davvero ben riuscito. Non a caso vincitore del torneo letterario IoScrittore, unico ad aver ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Il romanzo è in forma di diario personale. La lettura scorre piacevole di pagina in pagina, tra gli incontri e gli avvenimenti che hanno segnato la vita della protagonista Irene, dalla sua giovinezza fino alla maggiore età. Non si parla della prima cotta e di relazioni tormentate con i genitori. Astrid Mazzolla dà spazio ai giovani capaci di superare il limite del proprio individualismo per inseguire fermamente un sogno che coinvolga tutta la società.

Mai banale e nemmeno “serioso”, Quando intrecciavamo fiori tocca attraverso il suo personaggio principale temi impegnati con una delicatezza davvero particolare.

Non si può non farsi amica Irene ed iniziare, come lei, ad intrecciare fiori. Astrid Mazzola è riuscita benissimo nel suo intento.

Un libro che ci è piaciuto davvero molto e che vi consigliamo quindi di leggere!

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