PESTE di Alfredo Colitto

Peste di Alfredo ColittoTitolo: Peste
Autore: Alfredo Colitto
Genere: Romanzo storico
Editore: PIEMME
Pagine: 291
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In breve:
Rannicchiata al buio in un’aiuola del patio, Cecilia di Nola restò paralizzata dal terrore, sentendo le voci dei due uomini a pochi passi.

Uno era coperto di seta dalla testa ai piedi: giacca a falde svasate di seta rosa con ricami d’oro, camicia e calze di seta bianchissima, brache di seta grigia al polpaccio, scarpe lucide dalle fi bbie d’argento. L’altro era un uomo sulla sessantina, con una massa di capelli bianchi che sembravano la criniera di un leone. La bassa statura e la pancia prominente sulle gambe magre contrastavano con l’aspetto fi ero del viso. Cecilia non ebbe bisogno che si voltasse verso le grandi lanterne appese ai lati dello scalone, per riconoscerlo. Era don Gustavo Guzmán, il conte, il padrone del palazzo e di tutti quei servi.
La sua paura aumentò.

Il libro:
Dopo una serata passata ad intrattenere gli ospiti del conte Guzmán, Cecilia anticipa la sua famiglia di saltimbanchi raggiungendo per prima il cortile interno del palazzo e da dietro un cespuglio si trova ad assistere, impotente e terrorizzata, ad un incontro segreto tra potenti.

Uno dei due congiuranti è per certo il conte Guzmán stesso. L’altro uomo non lo conosce, ma le rimangono impressi nella mente il suo profumo al gelsomino, i suoi vestiti di seta rosa ed il suo forte accento francese.

In gioco c’è il destino della città di Napoli. Si vuole farla ritornare sotto il dominio francese togliendola da quello spagnolo. Cecilia non sa nulla di politica, ma comprende subito di trovarsi in pericolo. Sa di essere una scomoda testimone di un congiura di portata internazionale.

In un momento di silenzio, la ragazza si scorge dal suo nascondiglio per vedere se i due uomini se ne sono andati e finisce invece sulla linea dello sguardo del conte. L’uomo rimane al momento impassibile e contina tranquillamente a parlare, ma si è accorto di lei e ha già anche preso la sua decisione: nella notte la famiglia di Cecilia viene assalita da un gruppo di sicari e tutti i componenti vengono massacrati. La ragazza è la solo a salvarsi grazie all’incontro casuale con un uomo che non esita a permetterle di entrare nel portone del palazzo che ha appena aperto, impedendone invece l’ingresso ai suoi inseguitori e depistandoli anche.

Il misterioso salvatore è Sebastiano Filiere, un pittore di talento privato in un solo colpo della moglie, della figlia e di tutti i suoi ideali durante la breve e sfortunata rivolta di Masaniello, che aveva come obiettivo liberare Napoli dall’occupazione straniera.

Venuto a conoscenza del segreto di Cecilia, Sebastiano decide di tenerla nascosta. L’idea è quella di proteggerla giusto il tempo necessario ad assicurarsi che gli uomini del conte abbiano abbandonato l’idea di ritrovarla, ma la testardaggine della ragazza, intenzionata a tutti costi a vendicare la morte della famiglia, lo convince a prolungare la sua permanenza. La presenza di Cecilia fa rinascere in lui sentimenti che credeva oramai estinti. Ritorna a farsi viva la possibilità di combattere per la sua patria, per i valori che un tempo guidavano la sua esistenza… ma la città di Napoli è minacciata da un nemico più pericoloso della Francia, più infido dei governanti spagnoli: la peste.

Alfredo Colitto propone un ottimo romanzo storico davvero ben curato e molto coinvolgente. Le storie personali e le vicende dei suoi personaggi si incrociano alla perfezione in un intrigo internazionale che ha come sfondo vivo la suggestiva città di Napoli.

La narrazione è davvero scorrevole. I continui cambi di scena non confondono ma creano, al contrario, una suspence che cresce di pagina in pagina. La storia si fa sempre più avvincente e il lettore è tenuto incollato al libro.

Peste di Alfredo Colitto è un libro che consigliamo!

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